I Costi per la Ristrutturazione della casa rimarranno stabili nel 2015?


Mentre i prezzi delle case, soprattutto di quelle usate crollano e l'edilizia è ferma, il mercato della ristrutturazione è l'unico che ancora regge alla crisi ed in alcuni segmenti specifici addirittura cresce leggermente.

Questo dato in controtendenza è legato proprio al fatto che in questa crisi molte persone preferiscono ristrutturare per cui la domanda è elevata ed i prezzi salgono. Se poi si parla di ristrutturazioni non convenzionali, con interventi strutturali complessi, non sono molte le aziende italiane in grado di fornire questo servizio.

Possiamo quindi aspettarci che i costi per ristrutturare casa rimangano stabili o crescano leggermente nell'arco dei prossimi mesi.

Situazione differente si ha per i materiali da costruzione che probabilmente scenderanno di prezzo anche di percentuali rilevanti a seconda della località e della tipologia di materiale. Laterizi semplici come mattoni, le piastrelle etc subiranno verosimilmente un ulteriore calo di prezzo mentre i materiali che sono, direttamente o indirettamente legati al risparmio energetico, potrebbero addirittura aumentare di valore tra il 2015 ed il 2016.

In questo secondo caso tutto dipenderà dagli incentivi statali, se verranno prorogati e fino a quale data.
Un possibile trend positivo, legato ad una specifica nicchia di mercato, potrebbe aversi per tutto il mondo, sia progettuale sia produttivo (materiali), legato alla progettazione antisismica.

Dopo le recenti tragedie avvenute in Italia e non solo, la popolazione sta prendendo consapevolezza dell'importanza di ristrutturare casa seguendo le normative antisismiche, soprattutto nelle zone ritenute ad alto rischio sismico.

Missione Impossibile, ricostruzione dei centri storici colpiti fortemente dal terremoto.

La nostra bellissima Italia è una delle nazioni con il patrimonio edilizio più importante del mondo.
La quasi totalità degli edifici dei centri storici è però molto vecchia ed in cattivo stato di conservazione.
A questo si aggiunge l'aggravante che ai tempi della costruzione di tali edifici (in alcuni casi diverse centinaia di anni fa), nella quasi totalità dei casi, non si adottavano tecniche e materiali antisismici.

Il risultato è che la nostra nazione la quasi totalità delle abitazioni dei centri storici è costruita con pietre o mattoncini messi su uno sull'altro e tenuti insieme da cemento o in alcuni casi semplici composti naturali a base di sabbia o argilla.
Proprio per questo quando si osservano le macerie di questi palazzi crollati, si vede praticamente una montagna di sassi e di sabbia e ci si chiede come abbiano fatto tali abitazioni a restare in piedi tutti questi anni.

Questo è un problema drammatico in quanto questa situazione è ampiamente diffusa in Italia. Inoltre, la messa in sicurezza dal punti di vista sismico di questa tipologia di vecchi e vecchissimi edifici è tutt'ora in fase di studio da parte di molti centri di ricerca. La certezza però è che tale processo è molto costoso e si avvicina alla costruzione del nuovo, in alcuni casi di conservazione di opere artistiche supera ampiamente i costi del nuovo.

Economicamente è quindi difficile poter pensare di ricostruire nei centri storici esattamente quello che c'era prima perché avrebbe dei costi folli e dei grandi limiti di resistenza ai terremoti.
La soluzione più ovvia sarebbe quella di demolire e ricostruire da zero con nuove architetture esteticamente all'avanguardia e a norma dal punto di vista antisismico.

Certo è triste pensare che le cose non possano più tornare come prima ma è anche vero che nella storia del mondo altre catastrofi sono successe e i nostri predecessori hanno ricostruito sulle macerie abitazioni nuove senza troppo preoccuparsi di riprodurre esattamente l'esistente.
In Italia l'ostinazione a voler riprodurre l'esistente rischia di lasciare per sempre abbandonati centri storici come quello dell Aquila.

I tecnici affermano una situazione simile all'Aquila si potrebbe avere in Sicilia nei prossimi anni perchè potrebbe ripresentarsi un grande terremoto che colpì la Sicilia oltre 100 anni fa.
Come sapete la nostra bella Sicilia è fatta di case in sabbia e pietra e non è difficile ipotizzare che un terremoto di medio alta entità farebbe dei danni incalcolabili alle abitazioni ed alle persone che vi abitano.

In Sicilia però tutti sanno che prima o poi il terremoto arriverà perché è zona sismica. I siciliani hanno tempo di mettere in sicurezza le abitazioni, renderle antisismiche, demolirle e ricostruirle a norma per la propria incolumità e quella degli altri.
Tutti ci auguriamo che chi di dovere stia educando la popolazione alla progettazione sismica al fine di ridurre il più possibile i danni quando il terremoto arriverà. 

Tornado a questioni più tecniche, occorre a mio parere guardare avanti come hanno fatto i nostri antenati quando si sono trovati ad affrontare catastrofi simili e costruire il nuovo sul vecchio e non restare bloccati guardando sempre al passato.

Se dovesse arrivare un terremoto a Roma, certo il Colosseo sarebbe da ricostruire ma i palazzi del 700 li intorno,  se irreparabilmente danneggiati, sarebbe meglio demolirli e costruire il nuovo con il supporto di architetti e paesaggisti di tutto il mondo.

Demolire completamente o ristrutturare un vecchio edificio?




Nel caso in cui si voglia ristrutturare un vecchio edificio molto danneggiato dal tempo e/o dall'incuria,
occorre fare un'importante valutazione preliminare se sia meglio demolire completamente, parzialmente oppure tentare di ripristinare alcune parti della struttura.

La scelta è meno semplice di quanto appaia in quanto occorre far effettuare una perizia accurata
da parte di un Geometra o Ingegnere abilitato per valutare lo stato degli elementi strutturali.
Una volta fatta questa valutazione, il progettista insieme al proprietario ed all'impresa di costruzione
potranno decidere se demolire del tutto la casa oppure ristrutturarla.

Nella scelta, oltre a questioni di carattere puramente strutturale, entrano in gioco sia fattori emotivi sia il rispetto delle leggi sul patrimonio edilizio esistente.
Parlando di demolizione totale di un'abitazione singola ad un solo livello, questo è un processo particolarmente semplice e relativamente veloce, ivi compreso lo smaltimento delle macerie come laterizi, impianti e altro.

Ovviamente più complesso e costoso sarà demolire all'interno di centri abitati ad alta densità abitativa.
La demolizione è sicuramente una pratica che nel futuro sarà sempre più adottata, vuoi per praticità e costi, vuoi perché il patrimonio edilizio italiano è molto datato ed in pessimo stato di conservazione per cui demolire sarà un'opzione obbligata.

Mentre è molto facile trovare sul web imprese di costruzione classiche, è molto più complesso incontrare
imprese specializzate da anni ( e non improvvisate) nella demolizione e demolizione controllata degli edifici.

Invito pertanto queste imprese di demolizione a segnalarsi sul blog semplicemente commentando questo post ed inserendo i propri riferimenti. Sono convinto che molti lettori saranno interessati al contatto.

Ristrutturare una vecchia casa o acquistarne una nuova?


In questi anni nei quali i prezzi delle abitazioni sono saliti alle stelle, ben oltre il reale potere d'acquisto
degli italiani di classe media, ci si chiede se sia meglio acquistare e ristrutturare una vecchia abitazione
oppure comprare direttamente una casa di recente costruzione.

Pur essendo l'Italia in piena crisi economica ed essendo l'edilizia in particolare difficoltà, i prezzi delle abitazioni nuove sembrano non diminuire come dovrebbero ed assistiamo a piccoli cali del 3 percento 5 percento anno a seconda delle aree.

Cali molto più consistenti e prezzi molto più interessanti si hanno su abitazioni usate perchè, proprio a causa della crisi molti privati sono costretti a vendere.

I migliori prezzi si possono ottenere da proprietari che stanno vendendo un'abitazione acquistata prima dell'Euro.
A questo punto risulta evidente che con i prezzi delle case nuove ancora alle stelle, è sicuramente più interessante acquistare una abitazione vecchia e ristrutturarla con le ultime tecnologie disponibili.
Inoltre, mentre sulle abitazioni nuove sembra esistere una specie di accordo tra le agenzie immobiliari ed i costruttori per non abbassare i prezzi, sulla manodopera e sui materiali da costruzione si possono oggi trovare ottimi prezzi e ristrutturare casa diventa sempre di più la soluzione preferita dagli italiani.

In questo periodo la manodopera qualificata non manca di certo e si lavora velocemente. Se a questo aggiungiamo le detrazioni fiscali la via della ristrutturazione sembra essere obbligata.

Occorre fare però attenzione a cercare manodopera qualificata ma indipendente (piastrellista o muratore, elettricista, idraulico) non legati a imprese di costruzione o società immobiliari troppo costose in quanto queste realtà tendono ad essere oggi troppo care al fine di mantenere i prezzi delle case elevati.

Dati recenti pubblicati dalle più prestigiose riviste di settore (materiali edili, costruzione e riqualificazione edilizia) confermano che il business legato alla ristrutturazione ha oramai superato quello delle nuove costruzioni.

Tutti ci auguriamo che il mercato dell'edilizia si riprenda al più presto. L'importante però è che si riassesti su basi solide e con prezzi allineati al reale potere d'acquisto delle famiglie.

Iniziando a vendere abitazioni a prezzi adeguati (800-1000 euro circa al metro quadro in zone residenziali di medio livello), si potrebbe rimettere in moto il settore delle costruzioni e tornare a dare lavoro a molti professionisti ivi compresi geometri, costruttori, progettisti vari etc.
In attesa che questo avvenga, la riqualificazione edilizia è sicuramente un'opzione da considerare seriamente.