Ecco come risparmiare al massimo sui costi della ristrutturazione in Italia. Incentivi e finanziamenti a parte.
Il mercato immobiliare in Italia è al collasso, la ristrutturazione è l'unica area dell'edilizia che ancora si salva eppure, anche in questa situazione di crisi, i prezzi della ristrutturazione sono tenuti ancora molto alti rispetto a quelli delle nazioni europee come Spagna, Grecia ed Irlanda che hanno vissuto e stanno vivendo la stessa crisi dell'edilizia.
Purtroppo signori siamo in Italia, nazione dei furbetti. In alcune aree della nazione i prezzi sono scesi movimentando il mercato delle costruzioni ma nella gran parte delle regioni i prezzi sono più o meno costanti e questo è dovuto al fatto che chi ristruttura approfitta quasi sempre degli incentivi statali e questo le aziende di costruzione lo sanno bene per cui mantengono i loro prezzi alti, sprezzanti della crisi.
La soluzione c'è. Mentre una volta ci si affidava ed era meglio affidarsi a imprese di costruzioni locali oggi, con il mercato completamente aperto e la crisi che c'è in atto, è meglio chiedere preventivi a molte imprese di ristrutturazioni in modo da poter veramente negoziare e tagliare fuori dalla contrattazione società di costruzioni ed artigiani edili con tariffe troppo care rispetto alla reale situazione del mercato.
Oggi anche un'impresa lontana è disposta ad organizzarsi per raggiungere il cliente sempre più distante e non è detto che il lavoro venga fatto meglio dell'impresa locale in quanto l'impresa di costruzioni "lontana" ha interessi ad entrare/aprire un nuovo mercato.
Il suggerimento è quindi quello di richiedere molti preventivi, almeno 8, 2 nella propria città, 2 in Provincia, 2 in fuori provincia e 2 addirittura fuori regione.
Solo in questo modo sarà possibile tagliare le gambe ai furbetti del momento e riallineare il mercato alle reali possibilità economiche dei cittadini.
Ricordiamo che parte della crisi economica nell'area Euro è stata generata dall'aumento incontrollato dei prezzi delle abitazioni. All'inizio la cosa ha tenuto ma dopo pochi anni la bolla è esplosa ed il mercato è crollato, dal locale al globale.
Occorre quindi che i cittadini educhino i furbetti delle costruzioni e agenzie immobiliari e gli insegnino che occorre essere corretti per poter mantenere la fiducia dei consumatori e sopravvivere in questo nuovo contesto economico. Occorre poi valorizzare le imprese di costruzioni che lavorano correttamente tutti i giorni e ce ne sono anche se purtroppo sempre meno.
Buona ristrutturazione!